Come si ascolta?
La frase di Doyle che leggi in alto, nell'intestazione di questa mail, mi ha fatto riflettere parecchio.
Ricordo che (parlando di feedback, visto che li abbiamo trattati soltanto la settimana scorsa) un paio di anni fa, spesso mi veniva fatto presente che non riuscivo ad ascoltare. Mi capitava molte volte di rispondere prima che l'altro avesse terminato di espormi la sua domanda... tra l'altro alcune volte mi capitava di rispondere anche quando non mi era stata proprio rivolta alcuna domanda!
Adesso ho fatto passi da gigante: lo percepisco e i feedback postivi (in tal senso) me lo confermano. Riesco a prestare molta attenzione a quello che mi viene detto e, prendendo in considerazione anche tutto quello che c'è oltre le parole, riesco a godermi chi ho di fronte in un modo più completo ed appagante.
Ecco per quale motivo oggi ho deciso di parlarti di ascolto attivo. La ritengo una prerogativa imprescindibile per un docente: oggi più di sempre c'è bisogno di ristabilire un contatto profondo con gli studenti, un rapporto basato sulla fiducia ed il rispetto, l'autorevolezza ed il coinvolgimento. Può sembrare demagogia e mi rendo conto che leggere qualche parola, una dietro l'altra, rischia effettivamente di lasciare una sensazione del genere: siccome mi fa sempre piacere descrivere fino in fondo quello che intendo quando parlo di didattica innovativa, se ti va puoi contattarmi su Skype o scrivermi un'email personale: clicca qui per farlo.