Prima il RICALCO e poi la GUIDA
Uno dei concetti centrali nel campo della comunicazione parla di ricalco e di guida.
Vediamo di cosa si tratta e come poterne fare tesoro nel contesto scolastico...
Partiamo direttamente da un esempio concreto: immagina di trovarti a colloquio con un genitore, venuto da te con l'intenzione di lamentarsi e farti presente che non condivide minimamente l'approccio che hai avuto con il figlio.
Una gran bella gatta da pelare, non è vero? Tra l'altro una dinamica del genere non è neanche così rara, purtroppo.
In ogni caso, vediamo come applicare il princìpio del ricalco e guida in questa situazione... Che vuol dire ricalcare? Significa semplicemente andare verso l'altra persona; andare verso con tutto quello che abbiamo a disposizione: la nostra comunicazione verbale (quello che diciamo), la nostra comunicazione paraverbale (il modo in cui parliamo) ed il nostro linguaggio del corpo. Possiamo comunque andare oltre: possiamo quindi ricalcare le argomentazioni del nostro interlocutore, i suoi valori, le sue convinzioni e, in generale, il suo punto di vista.
Questa condizione iniziale, il ricalco, ci servirà per poter guidare nel modo più semplice possibile: abbiamo tutte le intenzioni di esprimere le nostre motivazioni al genitore, fargliele comprendere e, perché no, farci supportare nella nostra missione educativa e formativa.
Dopo aver ricalcato è più semplice guidare... è anche vero che è più piacevole farsi guidare dopo che l'altro si è dimostrato disponibile.
Prima di salutarti, voglio ricordarti di dare un'occhiata alla newsletter della settimana scorsa, quella sull'ascolto attivo: praticare l'ascolto attivo quando abbiamo di fronte qualcuno che parte con l'intenzione di attaccarci è una delle mosse più furbe che possiamo attuare... Provare per credere!
Buona domenica e a presto,
Alberto