Flessibilità nella comunicazione Ogni volta che incontro un nuovo gruppo di insegnanti durante i miei corsi di aggiornamento, desidero puntualizzare

Preferenze  
banner-laotse
***

Flessibilità nella comunicazione

Ogni volta che incontro un nuovo gruppo di insegnanti durante i miei corsi di aggiornamento, desidero puntualizzare che il mio intento formativo va nella direzione di aggiungere e non di sostituire. Con questo, intendo dire che le proposte strategiche che porto con me possono a ragione essere pensate come colori in più da aggiungere alla propria personale tavolozza professionale e personale.

Una volta mi è stata riferita una metafora davvero significativa relativa alla crescita personale (e professionale): punta a crescere come un albero, mi è stato detto… fai in modo che la tua linfa ti nutra ed arricchisca dall'interno, in modo che ogni giorno il tuo fusto possa crescere, aggiungendo nuovi anelli a quelli che già possiedi e di cui continuerai sempre a godere.

Voglio pensare al mio apporto nelle scuole proprio in questo modo: gli insegnanti non dovranno stravolgere il proprio modo di fare lezione; quello che propongo loro è prendere in considerazione nuove possibilità, da sperimentare con la propria preziosa esperienza.

Una delle direzioni maggiormente esplorate durante i corsi che tengo nelle scuole è quella comunicativa: ritengo centrale il ruolo dell'insegnante in classe e, proprio per questo, penso che più possibilità avrà l'insegnante di entrare in contatto con i ragazzi, maggiori saranno i risultati didattici e disciplinari che otterrà.

Uno degli aspetti più noti relativi alla Programmazione Neuro Linguistica (disciplina dalla quale sto ultimamente cercando di non identificarmi troppo) si riferisce alle nostre diverse modalità di apprendimento.

Guarda il video che trovi in basso per scoprire di cosa sto parlando!

E poi… ti dedico una bella storiella che, in modo simpatico, centra l'urgenza di comunicare in modo vario! :)

A domenica prossima, ma intanto… buonissima settimana!
Alberto

***

Da guardare questa settimana

guarda2

Clicca sull'immagine per guardare il video

Anche questa settimana un video registrato durante uno dei miei corsi.

Spiegato in poche e semplici parole il concetto dei diversi canali rappresentazionali: quello visivo (V), l'auditivo (A) e il cenestesico (K).

Tener presenti queste "differenze che ci accomunano" può aprire davvero tante e nuove porte.

Da ascoltare settimana

ascolta2

Clicca sull'immagine per ascoltare l'audio

Anche questa settimana una storiella significativa: l'ho presa da quel libro di racconti e metafore illuminanti di cui ti ho già parlato la settimana scorsa... se vuoi scoprire di che libro sto parlando, clicca qui.

Se vuoi fare qualche domanda, rispondi alla mail, lascia un commento sul sito o sulla pagina facebook (il link lo trovi in fondo a questa mail).

Da leggere questa settimana

leggi2

Clicca sull'immagine per scoprire di quale libro sto parlando

Questa settimana ti propongo la lettura di un testo che considero, per te, un augurio a lungo termine.

Rappresenta parte di una mia convinzione in merito al percorso formativo che ogni insegnante dovrebbe poter scrivere sul proprio curriculum.

Tu che ne pensi?

Intanto buona lettura!

Da sperimentare questa settimana

sperimenta2

L'esperimento di questa settimana ti richiederà di coinvolgere anche i tuoi studenti: nella prima fase ti richiedo un impegno "percettivo". Nota, nel modo di parlare di ogni tuo studente, una particolarità, una sfumatura, una qualità distintiva della sua voce.
Nella seconda fase, dedica 20 minuti durante una lezione a parlare in modo strano: a turno, tutti (tu e i tuoi studenti) vi eserciterete a parlare nel modo più strano ed inaspettato possibile. Dedica poi una decina di minuti a condividere le sensazioni che ciascuno a provato parlando ed ascoltando gli altri.

***

Se hai perso la newsletter precedente, clicca qui.

email facebook feed linkedin skype soundcloud twitter youtube
1px